Differenze tra le generazioni 2.0 e 3.0
Il grafico seguente mostra le differenze più importanti tra le due generazioni di apparecchi di luminoterapia rosso MITO LIGHT.
Tuttavia, per comprendere appieno le differenze, è necessario conoscere anche la spiegazione delle tecnologie utilizzate.
Perché la generazione 3.0 utilizza 4 lunghezze d'onda?
Gli spettri rosso e vicino infrarosso di MITO LIGHT# 3.0 sono entrambi composti da una combinazione di due lunghezze d'onda. Le prime due sono le lunghezze d'onda «familiari» di 660 nm (rosso) e 850 nm (vicino infrarosso), provate dalla pratica e dalla scienza, che si ritrovano anche nella generazione MITO LIGHT. 2.0. Tuttavia, abbiamo voluto spingere ulteriormente l'efficacia e l'efficienza, e quindi studiato in dettaglio il meccanismo di assorbimento della luce nei mitocondri [R]. La nostra ricerca scientifica ha portato a due nuove lunghezze d'onda con il massimo assorbimento ed efficacia - 670 nm (rosso) e 830 nm (vicino infrarosso). Siamo convinti che questa combinazione unica di quattro lunghezze d'onda porti la terapia della luce rossa al livello successivo!
Qual è la differenza tra un angolo del fascio di 60 gradi e 30 gradi?
I LED con un angolo di 60 gradi hanno una maggiore dispersione laterale e possono quindi illuminare una parte più ampia del corpo. Tuttavia, lo svantaggio è che la luce perde più velocemente la sua potenza di irradiazione e deve quindi essere utilizzata a una distanza più breve.
I LED che hanno un angolo di 30 gradi emettono la luce più direttamente e hanno meno dispersione laterale. Utilizzando questo tipo di LED nella generazione 3.0, abbiamo risolto la minore dispersione utilizzando una maggiore densità di LED e dimensioni più grandi dei dispositivi. Con l'uso corretto di questa tecnologia, la nuova generazione 3.0 beneficia di un'irradianza più elevata, anche su distanze più lunghe, permettendo un utilizzo più confortevole.